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CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI VICENZA

MONUMENTO PIAZZA SAN LORENZO

GIACOMO ZANELLA

 

Dante è sempre stato amato in ambito vicentino. In particolar modo a partire dall’Ottocento in poi, citazioni, suggestioni riferimenti danteschi sono presenti in tutti gli autori locali, da Antonio Fogazzaro a Fedele Lampertico, da Guido Piovene a Luigi Meneghello a Fernando Bandini. Numerosi gli studi e gli approfondimenti curati dall’Accademia Olimpica , fra cui, nel 2012, la prima rappresentazione mondiale di “ Paradiso” ispirata alla terza cantica dantesca, del regista lituano Nekrosius; attiva e vivace la “Società Dante Alighieri”; Dante è inoltre presente in rappresentazioni teatrali e balletti nella stagione di spettacoli classici del Teatro Olimpico. Esiste anche una traduzione della Divina Commedia in dialetto veneto, edita nel 1875, che, secondo il traduttore Giuseppe Cappelli, si propone lo scopo di “ rendere popolare un’opera astrusa”. Pregevoli gli studi di letterati e filosofi che, anche attraverso l’insegnamento hanno tenuto – e tengono – desto l’amore per Dante: su tutti merita un cenno Giuseppe Zuccante ( 1857 – 1932), alunno del Liceo Ginnasio Pigafetta, poi docente di filosofia all’Università di Milano e ricordato con una lapide nel chiostro della scuola. Un ruolo speciale è rivestito da Giacomo Zanella, insegnante presso lo stesso liceo e successivamente docente all’Università di Padova, che a Dante ha dedicato numerosi studi, evidenziandone il carattere universale e ponendolo tra le somme voci poetiche dell’umanità quali Omero e Virgilio.
Dagli “Scritti danteschi”: Ogni condizione presente e futura dell’uomo, ogni movimento dell’anima, ogni aspetto dell’universo v’è dentro ritratto; e con tale verità di espressione, che la natura mai non ebbe più fido pittore di lui. D’altra parte quale è il Poema, in cui l’autore più manifesti se stesso? In Dante si può dire non essere un verso, che non porti l’impronta del suo genio e la stampa di quelle grandi passioni, che tempestosamente si disputavano impero del suo cuore” Giacomo Zanella
Nel 1868 Zanella dedica a Dante un’ode, in cui l’universalità del Sommo Poeta appare capace di attraversare la storia, al di là di ogni rovina del tempo, per ergersi, ora che l’Italia è finalmente unita, ad esempio e sprone per le genti future.

A Dante Alighieri
………………………..
Vive di te l’eterno,
Se l’umano perì. Dal ciel discende,
Risale dall’inferno
L’austero suon, che apprende
Dell’alte cose amor che i degni accende:
Amor, che dalle pugne
Di questa valle per eccelso giro
A Lui ne ricongiugne,
Che dell’ardente spiro
Nutre la rosa del beato empiro…

Giacomo Zanella

Giacomo Zanella ritratto da Domenico Peterlini

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